Location: Lazzaretto (Bergamo)
Durata: 1h 15'
Pubblico: 2000 P.C.
Durata: 1h 15'
Prezzo: 18000 Lire
Posizione: Platea
Sold-Out: no
I ricordi di questo concerto sono legati a due episodi molto diversi tra loro, il primo accaduto prima dell'inizio del live e uno durante.
Partendo dall'inizio: dopo un tempo indefinito ma lungo a cercare parcheggio (Bergamo alta non è fatta per le macchine)arrivammo al Lazzaretto, location con un certo fascino, con i suoi portici a delimitarlo e la fresca erba curata ad accoglierci.
Come spesso accadeva, soprattutto nei centri sociali, gli artisti prima di esibirsi si rifocillavano al bar o alla mensa interna, senza badare al fatto di essere in mezzo al loro pubblico.
Personalmente non li ho mai visti importunare da nessuno, e men che meno l'ho mai fatto io.
Personalmente non li ho mai visti importunare da nessuno, e men che meno l'ho mai fatto io.
Anche in quella occasione li scorgemmo bere e mangiare frugalmente ad un tavolo e pochi minuti dopo andarsene. Il dettaglio che non ci passò inosservato fu che sul tavolo lasciarono parecchie vivande e soprattutto bottiglie di vino pressoché piene. Ci mettemmo pochi istanti per approntare un piano di recupero, che ci permise in primis di risparmiare sui drink. Va da sé che a quei tempi di soldi non ne girassero molti, e l'occasione di riciclare mi sembra tutt'oggi un gesto nobile e sensato.
Il concerto prese il via.
Il concerto prese il via.
Prima dei nostri beniamini anarchici si esibirono gli Avion Travel: spero di non offendere nessuno dicendo che non ricordo nulla della performance. La realtà era che tutti aspettavamo Giovanni Lindo e gli altri.
Non so che numero di live dei CSI fosse, ma sicuramente col gruppetto di aficionados ne avevo già un tot alle spalle: l'atmosfera era molto rilassata, ricordo larghi spazi per ballare, fumare e bere, probabilmente perché decidemmo prudentemente di restare nelle retrovie.
La seconda nota è legata ad un ricordo vago, ma in un certo modo saldo: era spesso abitudine della band accontentare il pubblico che sperava sempre in qualche pezzo dei CCCP riproposto da vivo, con Annarella, brano pieno di sentimento di quando nel gruppo c'era ancora Fatur e Annarella stessa. In quell'occasione lo shock generale venne generato dalle prime note (e qui chiedo venia, perché la mia memoria dopo tanti anni vacilla) di Emilia Paranoica. O di qualunque altra canzone dei CCCP che in ogni caso non suonavano mai dal vivo.
Oltremodo sorpreso il pubblico apprezzò senza nascondere l'entusiasmo.
Il resto scorse prevedibilmente con la solita scaletta che conoscevamo e che, non per questo, non ci diede grande gioia.
La seconda nota è legata ad un ricordo vago, ma in un certo modo saldo: era spesso abitudine della band accontentare il pubblico che sperava sempre in qualche pezzo dei CCCP riproposto da vivo, con Annarella, brano pieno di sentimento di quando nel gruppo c'era ancora Fatur e Annarella stessa. In quell'occasione lo shock generale venne generato dalle prime note (e qui chiedo venia, perché la mia memoria dopo tanti anni vacilla) di Emilia Paranoica. O di qualunque altra canzone dei CCCP che in ogni caso non suonavano mai dal vivo.
Oltremodo sorpreso il pubblico apprezzò senza nascondere l'entusiasmo.
Il resto scorse prevedibilmente con la solita scaletta che conoscevamo e che, non per questo, non ci diede grande gioia.