domenica 6 febbraio 2011

17-18-19. 10, 11 e 12 luglio 1992 - PRINCE & THE NEW POWER GENERATION


Diamonds And Pearls Tour 1992
Palais de Bercì - Parigi (FR)
Durata: 2h 20' / 2h 20' / 2h 30'
Prezzo: 175 Fr (36.000 lire)
Posizione: 1° fila / Spalti / Spalti
Sold-Out:
Pubblico: Pieno (16.000)
































Se oggi ripenso a cosa significò quella 3 giorni di concerti a Parigi, ho un leggero capogiro. Faccio fatica a credere di aver davvero vissuto quei giorni.
Con gli occhi di oggi rivedo una avventura un po' troppo estrema per la mia indole che non ripeterei mai, oggi che ho i doppio degli anni di allora, ma che in realtà non ho mai più
ripetuto in quei modi e in quei tempi.


Ma partiamo dall'inizio: era l'estate del 1992 e io avevo già subito tre cocenti delusioni legate ai concerti di Prince, nel 1988, 1990 e 1991. Ma questi eventi avranno un loro post.
L'allora 34enne genio di Minneapolis era impegnato in un tour europeo e pensai che la soluzione più semplice (e più economica) alla mia frustrazione dovuta al fatto di non averlo mai visto dal vivo, fosse andare a Parigi e vedermi 3 concerti in 3 giorni, giusto per recuperare parte del tempo perso.
Da Genova presi un treno notturno per la capitale francese, viaggiando di notte con quello che sarebbe stato il mio compagno per la prima parte di quella maratona. Ci conoscevamo per una fitta corrispondenza avuta in quegli anni, completamente incentrata sulla nostra passione comune.
Non ci conoscevamo di persona e non fu proprio simpatia a prima vista.
Comunque non ci fu nessun dramma: condividevamo la stessa stanza d'albergo ed arrivati la mattina del primo dei tre concerti, non facemmo altro che appoggiare i bagagli e recarci al Palais De Bercì. Prima di pranzo eravamo in coda per entrare in questa struttura che sembrava una piramide tronca ricoperta di erba.
L'attesa fu lunga ma fruttuosa: conquistammo la prima fila nonostante ci scontrassimo per la prima volta con la sconfinata simpatia dei parigini verso gli italiani e gli stranieri in genere. Qualcuno ebbe a dire in quell'occasione che non avevo diritto a stare in prima fila per in semplice motivo di non essere autoctono. Parliamone.
L'impatto con Prince fu difficile e affascinante: lui si presentava sulla parte alta del palco in una ascensore di plexiglass, per poi saltare di fronte a noi con tanto di tacchi vertiginosi. Non male!
Lo show non dava tempo di riprendere fiato e d'altro canto in mezzo a quella bolgia umana sarebbe stato complicato farlo: non riuscii a godere davvero fino in fondo dello spettacolo, ero troppo schiacciato e stanco, forse anche iper-emozionato.
Decisi quindi che per gli altri due concerti non avrei seguito la solita trafila che prevedeva ore di attesa fuori e dentro al palazzetto: li avrei visti sugli spalti.
Così fu. I 2 show finali li vidi comodamente seduto, solo soletto in mezzo a 15.000 francesi.
Mi annoiai un po'. Il tutto mi risultava un tantino eccessivo e fuoriluogo. Ma ero in ballo, quindi non potevo far altro che ballare.
Come ciliegina sulla torta arrivai all'ultimo giorno senza soldi. Ovvero: uno dei tre biglietti non ero riuscito ad acquistarlo in prevendita e l'avevo dovuto comprare da un bagarino, col risultato di spendere qualcosa come l'equivalente di 80.000 lire. Un salasso che mi toglieva la possibilità di dormire la terza notte in albergo. Ma cosa importava! La mattina dopo infatti avrei preso il treno che mi avrebbe riportato a casa, a cosa serviva dormire in un comodo letto?
Dopo l'ultimo concerto quindi arrivai in stazione, dove ritrovai Marco e altre persone conosciute nelle ultime 48 ore. Tra di loro un tipo svizzero-italiano, di nome Sebastien, con cui scattò immediatamente una simpatia reciproca.
Anche lui sarebbe partito la mattina seguente e avrebbe passato la notte ciondolando intorno alla stazione per ammazzare le ore.
Passammo il tempo a chiacchierare e a conoscerci. Ci imbattemmo nella fauna persa che abitava la Gare de Lion durante le ore notturne: uno si presentò a noi come Ponzio Pilato e ci chiese se sapevamo dove potesse trovare Gesù. Tutto a posto.
Salutai Seb che prese il suo treno prestissimo e scoprii che il mio di treno non lo avrei potuto prendere. Motivo? Era necessario pagare un sovraprezzo e io avevo in tasca qualcosa come 6 franchi. Un Mars alle macchinette ne costava 8. Ero nella merda. Avrei dovuto aspettare diverse ore un treno 'base' da poter prendere col mio biglietto, e non avevo soldi per mangiare.
Cercai di dormire un po' stretto al mio zaino, sdraiato sul cemento. Mi sentivo male perché quella che stavo vivendo era davvero una situazione totalmente aliena, che non sentivo mia nella maniera più assoluta. In più ero solo, senza la possibilità di condividere e sdrammatizzare la 'tragedia' in corso con qualcuno.
A questa serie di sfortunate coincidenze se ne aggiungeva un'altra: era domenica e non potevo neanche contare su una panetteria aperta, così mi ridussi a chiedere al bar della stazione se mi potessero vendere del pane, perché un panino non me lo potevo permettere. Non mi era mai capitato di cadere così in basso.
In un moto di pietà la barista me ne regalò un grosso pezzo, chiedendomi di non farmi vedere dal padrone.


Alla fine, nel pomeriggio, riuscii a salire su un treno e arrivai a Milano la mattina seguente. Prima di mettere la parola fine a questa odissea però all'altezza di Torino un controllore pensò bene di darmi una multa per un motivo che sinceramente ho rimosso. Non me ne poteva fregar di meno: volevo solo tornare a casa a mangiare e a dormire nel mio letto. Tra l'altro la contravvenzione non arrivò mai.


Quell'avventura emozionante e durissima mi lasciò 2 certezze: la prima era che in futuro non avevo più intenzione di ridurmi ai minimi termini 'solo' per vedere un concerto. O che almeno non mi ci sarei ridotto da solo. La seconda era un nuovo grande amico a cui ancora oggi a quasi 20 anni di distanza e nonostante non ci si veda da troppo, voglio bene come ad un fratello. Seb!




Visto con: Marco


Scalette: Intro / Thunder / Daddy Pop / Diamonds And Pearls / Let's Go Crazy / Kiss / Dead On It / Jughead / Purple Rain / Live 4 Love / Bambi / Villanova Junction [Jimi Hendrix] / Lively Up Yourself / Delirious / Willing And Able / Nothing Compares 2 U / Sexy M.F. / A Night In Tunisia [Dizzy Gillespie] / Strollin' / Insatiable / Gett Off / The Flow / Cream / Chain Of Fools [Aretha Franklin] / 1999 / Baby I'm A Star / A Love Bizarre [Sheila E.]
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Intro / Lively Up Yourself / Delirious / Willing And Able / Thunder / Daddy Pop / Diamonds And Pearls / Let's Go Crazy / Kiss / Jughead / Purple Rain / Live 4 Love / Interlude / Damn U / Sexy M.F. / Instrumental / Thieves In The Temple / A Night In Tunisia [Dizzy Gillespie] / Strollin' / Insatiable / Gett Off / Gett Off (Housestyle) / The Flow / Call The Law / 1999 / Baby I'm A Star / Push / My Name Is Prince / Outro
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Intro / Precious Lord / Thunder / Daddy Pop / Diamonds And Pearls / Let's Go Crazy / Kiss / Jughead / Purple Rain / Live 4 Love / Lively Up Yourself / Delirious / Willing And Able / Nothing Compares 2 U / Sexy M.F. / Instrumental / Thieves In The Temple / A Night In Tunisia [Dizzy Gillespie] / Strollin' / Insatiable / Gett Off / Gett Off (Housestyle) / The Flow / Cream / Car Wash / 1999 / Baby I'm A Star / Push / My Name Is Prince / Push / Outro

1 commento:

  1. aspettavo questo post :)
    ..ma che diamine! niente soldi per il pane? e non potevi mangiarti una brioche??
    baci, sexymotherfucker

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