martedì 27 novembre 2012

77. 14 aprile 1996 - CSI

Fillmore (Cortemaggiore, PC)
Durata: 2h 30'
Prezzo: 25000 Lire
Posizione: 1° fila
Sold-Out: No
Pubblico: Pieno








 
Ci sono stati artisti e band che sono passati in una stagione, altri a cui sono sentimentalmente legato e altri ancora che mi hanno condizionato, nelle scelte, nelle amicizie e negli umori.
I CSI fecero parte di quest'ultima categoria.

L'inizio dell'intensa storia tra noi fu un tantino travagliata: come accade a volte (a me accadeva) mi ritrovai alla metà degli anni '90 che una buona parte degli amici che frequentavo assiduamente seguisse con un misto di adorazione e misticismo, la band che era nata dalle ceneri dei CCCP.
Astrid, capofila dei CSIentusiasti, incapace di accettare la mia riluttanza ad ascoltare il verbo di Giovanni Lindo, mi preparò una cassetta che rimase a prendere il sole sulla finestra di camera mia per diversi mesi prima che, un po' stufo di questa continua glorificazione e un po' curioso di capire se davvero valessero le parole che venivano spese per loro, un weekend di sole presi l'audiocassetta e la misi nello stereo.
Sì, sono certo fosse un weekend di sole: a volte ci si ricorda dettagli a dir poco irrilevanti.

Non credo di sorprendere nessuno nel dire che rimasi abbastanza colpito: a 24 anni, con una discreta cultura musicale, mi imbattevo per la prima volta in testi in italiano di tale impatto emotivo, con suoni in grado di supportare queste atmosfere a tratti cupe, evocative e mistiche.
La cassetta era In Quiete, il live acustico registrato per VideoMusic.

Recuperato Ko de mondo, il primo lavoro della band e in attesa dell'uscita di Linea gotica, organizzammo una breve trasferta nella provincia piacentina per tastare la valenza della band dal vivo. Qui la mia memoria vacilla perché avrei giurato che il mio primo live dei CSI fosse stato quello al Teatro Smeraldo: ma essendo separati da soli 8 giorni l'uno dall'altro, non mi stupisce che mi confonda.

L'atmosfera domenicale pomeridiana era esattamente quella che ci si poteva aspettare in un paesino come ce ne sono migliaia nella pianura padana emiliana: una sola strada centrale, con qualche portico, poche anime in giro e intorno solo campi.
Qualche osteria, buoni salumi e vino rosso che costa quasi come l'acqua. Il feeling era perfetto.
La location, il Fillmore, aveva una sua fama, quasi come il VOX di Nonantola: grandi artisti sono passati su quel palco. 
Credo sia stato un cinema-teatro in origine, perchè ne aveva la struttura e la platea era leggermente obliqua: infatti si vedeva (e si sentiva) benissimo.
Con quella atmosfera un po' da centro sociale (dato dal pubblico) dove il pubblico mostra quella noncuranza di chi sì è lì, ma potrebbe essere da qualunque altra parte e quindi in prima fila non ci si mette subito perché fa troppo fanatismo, mi diressi direttamente verso il palco, senza esitazione, prendendo possesso del mio posto che non avrei più abbandonato. Come accade quando i primi in discoteca vanno in pista a ballare, sbloccai la timidezza dei presenti che si riversarono sul resto della prima fila.

Sincero sincero? Del concerto in sè non mi ricordo nulla. Posso immaginare anche il perché, ma resta il fatto che il live dei CSI al Fillmore deve avermi parecchio colpito perché a questo ne feci seguire molti altri. Il primo ad una settimana di distanza ...  


Visto con: Gabri / Astrid

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