mercoledì 23 marzo 2011

36. 25 settembre 1993 - DEEP PURPLE

PalaTrussardi (Milano)
Durata: 2h
Supporter: Ratts
Prezzo: 36.000 Lire
Posizione: Spalti
Sold-Out: No
Pubblico: Pieno (9.000 p.c.)




Ci sono concerti a cui non puoi esimerti di partecipare. Magari non per i motivi tradizionali, quelli che normalmente ti spingono a vedere live le band e i cantanti che ami.
Ci sono artisti che decidi di andare a vedere perché hai passato l'infanzia ascoltandoli senza il tuo consenso, ti sono entrati nel DNA e in qualche modo devi esprimere e sfogare questa tua inconscia passione sopita.
Come era accaduto per i Jethro Tull, ma all'ennesima potenza.

Così accadde per i Deep Purple. Era stata la band culto di mio fratello, e tra i miei 7 e 14 anni (età in cui diedi inizio ad una timida protesta) assorbii l'intera discografia, una quindicina di LP.
Arrivavano in Italia per un tour che celebrava i 25 anni di carriera e nella 'maturità' dei miei 21 anni decisi con Alessandro che avrei toccato con mano le doti di una delle più grandi e importanti rock band degli anni '70.

Così ci accomodammo sugli spalti, senza l'ansia che si accumula prima di un concerto atteso da anni, senza l'urgenza di vederlo da vicino, ma solo con la curiosità di sentire dei colossi.

La serata non fu affatto deludente: il sound era quello che mi aspettavo. Ad ogni canzoni mi stupivo di conoscerla anche perché la scaletta proposta era davvero da "greatest hits". A rendere eccezionale la serata la presenza di Ritchie Blackmore alla chitarra: con Ian Gillan, John Lord, Ian Paice e Roger Glover non riuscì a concludere il tour, ma quella sera era lì.

Una serie di laser verdi proiettava figure sul fondale e all'interno del Palatrussardi.
La prova del 9 per le corde vocali di Ian Gillan non poteva essere che 'Child In Time': introdotta dall'organo di John Lord, la lunghissima versione live di quasi 10 minuti lasciò il pubblico in silenzio.
Io e Ale eravamo in attesa delle urla in crescendo per capire se la voce del cantante fosse ancora intatta o meno: diciamo che la nota più alta non ci provò neanche a raggiungerla, ma nel complesso il voto fu un 8 1/2.







Visto con: Alessandro
Scaletta: Opening / Highway Star / Black Night / Talk About Love / A Twist In The Tale / Perfect Strangers / Diffcult To Cure / Jon Lord Keyboard Solo / Knocking At Your Back Door / Annyone's Daughter / Child In Time / Anya / The Battle Rages On / Lazy / Ian Paice Drum Solo / Space Truckin' / Woman From Tokyo / Paint It Black / Smoke On The Water

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