lunedì 24 gennaio 2011

7. 14 novembre 1990 - WENDY & LISA

Erotica Tour
Rolling Stone - Milano
Durata: 2 ore
Prezzo: 27.500 Lire
Posizione: 1° fila
Sold-Out: No
Pubblico: 5/600 p.c.





Ecco, questo è quello che si definisce un 'concerto indimenticabile'. Non è l'unico, probabilmente non è il più clamoroso, ma è certamente il primo!
Fino al momento in cui poi è successo quel che è successo (poi ci arrivo, giuro), l'arco di tempo che va dal mio arrivo all'inizio dello show non si era discostato di molto dalle esperienze fatte fino a quel momento: uscito da scuola mi ero precipitato al Rolling Stone, tutto solo esattamente come era successo al primo concerto di Wendy and Lisa visto l'anno prima. In coda di fronte al locale ebbi anche modo di veder arrivare il bus della band e dal quale uscirono velocemente tutti i componenti... ovviamente agitatissimo mi avvicinai con troppa flemma per tentare un saluto, ma rimediai un sorriso un attimo prima che tutti scomparissero nei camerini.
Big Delusion, ma ancora non avevo idea di cosa sarebbe accaduto di lì a poco.
Ad inizio show eravamo poche file di persone, ma la band non pareva particolarmente offesa. Anzi: Wendy dopo pochi pezzi pensò bene di chiederci se volevamo salire sul palco, di fronte a loro. Un solo istante di stupore e poi via a scavalcare la transenna, sotto lo sguardo vigile e un po' preoccupato della Security. Io, chevvelodicoaffà, ero estaticamente e scomodamente seduto al centro del tutto, ad un metro da Wendy.
Un'esperienza mistica, essere nel centro di un live, oltre la prima fila, oltre la transenna. Meraviglioso.
E in questo delirio di gioia estrema, io cosa penso bene di fare? Ma ovviamente di registrare tutto su cassetta, con il walkman. Sì sì, io, sul palco a due passi dalla cantante, ho deciso che sarebbe stata una splendida idea e che gli artisti, in generale, fossero entusiasti che si registrassero illecitamente i loro live.
Certo, io ero spinto, in quello che per un pelo non si trasformò in una piccola tragedia concertistica, dalla mia ingenuità e dalla mia esperienza inesistente. Ma le mie intenzioni erano pure! Così, candidamente, finita una cassetta non feci altro che prenderne una vergine, sostituirla e premere REC. Niente di più e niente di meno.
Peccato che ad adocchiare le mie mosse fu proprio Wendy che dopo un paio di canzoni fece due passi, si abbassò su di me e mi chiese (in inglese) cosa cazzo stessi facendo e, anche se non capii alla perfezione ogni singola parola, intuii che non era esattamente felice.
OH. MIO. DIO. Ovviamente spensi tutto, ma ormai era fatta. Ora la mia punizione era di essere lì seduto in una situazione privilegiata potenzialmente gioiosa, ma con lo sguardo inquisitorio di Wendy fisso su di me. Ero distrutto dal dolore e dalla vergogna e non potevo neanche scappare.
Io, il fan che fino a quel momento aveva cantato a squarciagola ogni singolo pezzo (non dimentichiamo che ero e rimango l'unico essere vivente al mondo ad essersi appassionato prima a W&L che a Prince...), mi ero trasformato in un triste, silenzioso e timidamente plaudente chiunque.
Unica consolazione era Lisa che dietro alle sue tastiere, cercava di tirarmi su facendo facce buffe rivolte alla sua amica.
Poi, ad un certo punto proprio lei chiamò Wendy per dirle qualcosa all'orecchio, che nella mia immaginazione è sempre stato un qualcosa tipo: 'ma non vedi che quel cretinetti certo non voleva fare un bootleg con la registrazione, ma una cassettina da conservare per tutta la vita?'. E lei si convinse, perché tornata al microfono e con gli occhi fissi sui miei, disse (... amplificata ...): 'I love you, do you love me?'.

Panico. 

No, perché avevo capito perfettamente la domanda, ma la bocca mi si era prosciugata e cementata e non riuscivo a proferire parola. Così lei ripeté: 'I love you, do you love me?'.
Presi il coraggio e nell'estrarre la cassetta per consegnargliela feci un timido cenno di sì con la testa. 

E poi accadde: Wendy bloccò il tizio della security che si stava precipitando con pessime intenzioni su di me. Sì riavvicinò al sottoscritto, prese la cassetta dalla mie mani e mi baciò, sulla bocca.

Potrei chiudere qui. Il concerto andò avanti, io ero semplicemente sotto shock. Mi ripresi in tempo per gli ultimi pezzi e per tornare ad essere l'anima portante del pubblico... come provare a spiegare cosa rappresentò quel momento per il 18enne (fanatico) che ero allora? So solo che uscii dal Rolling Stone fluttuando a qualche centimetro da terra e a quelli che mi dicevano: 'Sei tu quello che Wendy ha baciato?' rispondevo con lo stesso cenno del capo che avevo riservato a lei. Solo con un sorriso ebete in più.

Per concludere desidero rassicurarvi: da allora non ho più registrato nessun concerto. La qualità fa schifo e se ti beccano ti requisiscono il nastro. Ma non ho baciato più nessuna star sulla bocca. :(

PS: in tutto questo casino mi rimase la prima cassetta con 60 minuti di concerto registrato ... deve essere ancora da qualche parte!

5 commenti:

  1. divertentissimo :)! avrei tanto voluto conoscere quell'andre 18enne che registrava concerti per amore.

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  2. Cara Greta, non ti senti fortunatISSIMA ad avermi conosciuto comunque? E poi l'Andre 18enne alberga ancora dentro di me! xoxo

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  3. Imperativo trovare la cassetta per rivivere quei momenti ... dev'essere stato veramente emozionante, oltre alla figura di m.... :-))
    PS. hai contato a quanti concerti sei stato fino ad adesso? E facci sapere i prossimi che andrai a vedere (pensiamo anche al futuro, dai!!! ;-))

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  4. Vedo il tuo sguardo inebetito, assente al resto che ti circonda! Andre, Andre, Andre...sei così ancora adesso, malgrado qualche anno sia passato.
    Geniuno come sempre... :-))) Roberta

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  5. Ciao Ste! In alto sulla destra trovi un box che si chiama 'Prossimi Concerti' con le date prossime future a cui assisterò! ... per quanto riguarda il numero totale ... si avvicina ai 400! ;)

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