domenica 3 aprile 2011

39. 16 novembre 1993 - PETER GABRIEL

Secret World Tour
Palasport (Modena)
Durata: 2h 30'
Prezzo: 42.000 Lire
Posizione: Spalti / Platea
Sold-Out: No
Pubblico: 4.000






Quello di Peter Gabriel a Modena è un altro di quei concerti di cui posso con orgoglio dire 'IO C'ERO!'.


Il motivo per cui decisi di andare a Modena invece che alla data milanese della settimana successiva si è perso nel tempo.
Posso ipotizzare che in buona parte la decisione venne presa per poter vedere lo show insieme a Stefano che allora studiava nella città emiliana.
La soprpresa all'arrivo al palazzetto fu scoprire che il concerto, il primo dei due che l'artista avrebbe tenuto lì, sarebbe stato registrato per farne un live/dvd. Beh, wow! Finalmente figuravo come star in un concerto ripreso dalle telecamere!
Il palco si snodava per tutta la lunghezza della platea con una lunga passerella. Noi per godere della totalità di uno spettacolo che si preannunciava ricco di trovate e colpi di scena, ci posizionammo sugli spalti, seduti.
Ci dotarono di accendino per rendere ancor più di impatto l'effetto scenico durante le canzoni più d'atmosfera.


Il palazzetto era tutt'altro che pieno: il Sacred World Tour era già stato in Italia con due date a Milano e Roma a maggio dello stesso anno e per quanto Peter Gabriel fosse osannato e seguitissimo nel nostro paese, due concerti a Modena erano evidentemente eccessivi.
Così, sempre per motivi scenici, venne chiesto al pubblico assiepato sugli spalti di unirsi a quello della platea, per dare probabilmente la sensazione di una location piena. 
Accettammo la proposta, anche se la finzione scenica cominciava ad innervosirmi. 


Poi le luci si spensero e ci dimenticammo delle telecamere. Cornamuse e la classica cabina telefonica inglese comparvero sul palco: dentro un Peter Gabriel vestito di bianco attaccava le prime strofe di 'Come Talk To Me'. Iniziava uno dei concerti più spettacolari e coinvolgenti che avrei mai visto.

Lo show toglieva letteralmente il fiato. Sul palco suonavano alcuni dei musicisti riconosciuti come veri maestri a livello internazionale: Manu Katché alle percussioni, Tony Levin ai bassi per citarne un paio.
Sulla passerella, fornita di tapis roulant, si alternarono zattere, alberi, cupole e valige magiche in cui far sparire la band. Un Peter Gabriel per l'ultima volta in grande forma (spiace dirlo, ma è così) aveva creato un concerto che era un mix di musica, teatro e arte, uno spettacolo che ti coinvolgeva in ogni singolo istante, che affascinava e riempiva il cuore. Un evento emozionante a 360°.
Tutti ballavano, sopra e sotto il palco. L'ex cantante dei Genesis  non smetteva mai di correre, ballare, dimenarsi e coinvolgere il suo pubblico generosamente seguito nelle coreografie da una band in stato di grazia.
Una menzione particolare credo la meriti la splendida corista che lo accompagnava sul palco, la cantante americana Paula Cole.

Le 2 ore e mezza dello show (a proposito, vi ricordate quendo i concerti costavano meno e duravano il doppio di quello che accade oggi?) volarono. Uscendo nel freddo umido della pianura padana avevo ancora dentro il calore e i colori di uno spettacolo indimenticabile. Oltretutto ancora oggi lo splendido DVD di quella serata mi aiuta a non scordare uno dei concerti più belli a cui abbia mai avuto la fortuna di assistere.




Visto con: Stefano C.
Scaletta: Come Talk To Me / Steam / Across The River / Slow Marimbas / Shaking The Tree / Blood Of Eden / San Jacinto / Kiss That Frog / Washing Of The Water / Solsbury Hill / Digging In The Dirt / Sledgehammer / Secret World / Don't Give Up / In Your Eyes

2 commenti:

  1. Dovevo esserci anche io in questa data, ma per motivi... non è stato possibile; l'idea era poter veder la prima di Modena e quella di Milano, che non ho perso, e devo dire per quanto mi riguarda è stata meglio della data di maggio, sempre al Forum Assago. Superfluo dire che è stato il concerto più bello di tutti quelli a cui ho assistito in svariati anni, e lo stesso giudizio è stato dato anche dai due amici che quella sera erano con me.
    Mi associo a quanto scritto da Andre:
    "Un Peter Gabriel per l'ultima volta in grande forma". Ho rivisto Peter nel 2003 ma il "Secret World Tour" resta e resterà insuperato.
    Paolo.

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